George Bruckner è una giovane donna di diciotto anni che vive a pieno la libertà e gli eccessi degli anni Venti. Feste, jazz, flirt, macchina da scrivere, ma anche fatiche e delusioni. Dando voce all’entusiasmo e l’incertezza di una generazione, il romanzo, autobiografico, di Joe Lederer ebbe molto successo.

 

 

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Autore: Joe Lederer
Titolo: Das Mädchen George
Editore: Universitas Deutsche Verlags-Aktiengesellschaft
Luogo: Berlin
Anno: 1928
Prima traduzione italiana: Storia di una notte; seguito da La signorina Giorgio. Romanzi, traduzione di Barbara Allason, Mondadori, Milano 1933
Pagine: p. 212
Dimensioni (bxh): cm. 12×19
Sitografia: litkult1920er


Biografia dell’autore

Joe Lederer
Joe Lederer

 

Joe Lederer, nata Josefine (Vienna 1904 – Monaco 1987): giornalista e scrittrice austriaca.
Nacque in una famiglia di origine ebraica, frequentò la scuola privata femminile di Eugenie Schwarzwald, pedagogista e riformatrice sociale. Alla morte del padre dovette però lasciare questa scuola e completò gli studi all’istituto commerciale. Dopo il diploma lavorò prima nell’ambito bancario, successivamente divenne segretaria di redazione della rivista “Bettauers Wochenschrift – Probleme des Lebens”, ovvero “Settimanale di Bettauer – Problemi della vita”, fondata nel 1924 dai giornalisti Hugo Bettauer e Rudolf Olden come “Er und Sie. Wochenschrift für Lebenskultur und Erotik”. Per la libertà dei temi trattati e per lo stile d’inchiesta a tratti scandalistico la rivista aveva una tiratura molto alta. In particolare, Hugo Bettauer attirò le ire dei conservatori e degli antisemiti (nel 1922 aveva pubblicato il romanzo Die Stadt ohne Juden (“La città senza ebrei”, n.d.c), in cui descrive cosa sarebbe successo a Vienna se, a causa del crescente antisemitismo, tutti i suoi abitanti ebrei fossero stati costretti a emigrare) e venne assassinato nel 1925 dal nazionalsocialista Otto Rothstock. Lederer si trasferì a Berlino, dove divenne allora segretaria privata di Rudolf Olden, avvocato difensore dei diritti umani, e di suo fratello Balder, scrittore.
Nel 1928 pubblicò il suo primo romanzo, Das Mädchen George, grazie al quale venne considerata la Colette tedesca. Iniziò allora a scrivere racconti e sceneggiature per il cinema. All’ascesa del nazismo, Lederer cercò di evitare di perdere tutto iscrivendosi, nonostante la sua origine ebraica, alla Reichsschrifttumskammer (“camera della letteratura del Reich”, n.d.c.), una delle sette camere create da Goebbels nel Ministero della cultura. Nel 1934 decise di emigrare a Shanghai, dove lavorò come bambinaia. Avendo contratto la tubercolosi, ritornò in Europa per curarsi, passando periodi a Positano e a Vienna. Intanto, in Germania i suoi libri erano stati proibiti e Lederer rifiutò di pubblicare tramite la casa editrice “in esilio” Allert de Lange ad Amsterdam. Nel 1939 ottenne un permesso di lavoro per l’Inghilterra: fino al 1943 trovò impiego come governante, dal 1944 al 1952 lavorò come segretaria e traduttrice presso il Foreign Office di Londra. Tornò in Germania nel 1956, stabilendosi a Monaco, dove lavorò come scrittrice, traduttrice, collaboratrice di giornali e di programmi televisivi.


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