Tra i primi libri che hanno fatto conoscere Tagore in Occidente, Der Gärtner (Il giardiniere) è una raccolta di poesie che evocano i movimenti profondi dell’anima.
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Autore: Rabindranath Tagore
Curatore/traduttore: Hand Effenberger
Titolo: Der Gärtner
Editore: Kurt Wolff
Luogo: Leipzig
Anno: s. d.
Titolo originale e data pubblicazione: The Gardener, 1913, tradotto dall’autore dall’originale in bengali
Prima traduzione italiana: Il giardiniere, traduzione e introduzione di M. Sesti-Strampfer, Carabba, Lanciano 1915
Pagine: p. 183
Dimensioni (bxh): cm. 15,5×23
Biografia dell’autore
Rabindranath Tagore, circa 1909
Rabindranath Tagore (Calcutta 1861 – Śānti Niketan, Bolpur 1941), nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur: poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano.
Nacque da una facoltosa famiglia dell’aristocrazia bengalese, molto influente nella vita culturale, religiosa e politica della regione. Il padre, il filosofo Debendranath Thakur, era un riformatore socio-religioso, orientato a un monoteismo indù ispirato a un’etica cristiana. Grazie all’agiata condizione economica della famiglia, Tagore studiò diritto in Inghilterra, anglicizzando il proprio cognome. Tornato in patria, iniziò a scrivere racconti, liriche, drammaturgie, saggi filosofico-religiosi improntati al panteismo upanisadico (ovvero un canto d’amore per la natura e per Dio, per la fratellanza umana, per la passione – anche erotica – e l’armonia universale). Nel 1901 fondò presso Śānti Niketan un istituto di educazione e cultura denominato Viśua Bāhārāti, che nel 1921 diventò un’università internazionale.
Conoscendo molto bene la lingua inglese, Tagore tradusse le proprie opere dal bengali, facilitandone un’ampia circolazione. Nel 1913 venne insignito del Nobel per la Letteratura: il primo conferito a un autore non occidentale.