Maeterlinck compone un breve saggio poetico su alcuni aspetti della natura: in particolare si concentra sui fiori, analizzandone le forme di riproduzione e diffusione, e scoprendo che essi offrono innumerevoli e sorprendenti ‘prove’ della loro intelligenza.
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Autore: Maurice Maeterlinck
Curatore/traduttore: Friedrich von Oppeln-Broniowski
Titolo: Die Intelligenz der Blumen
Editore: Eugen Diederichs
Luogo: Jena
Anno: 1907
Titolo originale e data pubblicazione: L’Intelligence des fleurs, 1907
Prima traduzione italiana: L’intelligenza dei fiori, versione e prefazione di Emilio Girardini, Voghera, Roma 1921
Pagine: p. 197
Dimensioni (bxh): cm. 14×19
Biografia dell’autore
Maurice Maeterlinck, 1923 circa (New York Public Library Archives, Tucker Collection)
Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck (Gand 1862 – Nizza 1949): scrittore belga di lingua francofona.
Dopo aver frequentato il collegio gesuitico locale, intraprese lo studio del diritto e per qualche tempo esercitò la professione di avvocato. Tuttavia, già nel 1885 pubblicò alcuni brevi componimenti di ispirazione parnassiana. Si trasferì quindi a Parigi, dove fu influenzato da alcuni incontri (in particolare Stéphane Mallarmée e Villiers de l’Isle Adam): si avvicinò così all’idealismo tedesco, al romanticismo e ai precursori del simbolismo.
Nel 1911 gli fu conferito il Nobel per la Letteratura e nel 1932 venne nominato conte dal re del Belgio. Nel 1939 Maeterlinck si trasferì negli Stati Uniti e vi rimase per tutto il tempo della guerra. Fece ritorno a Nizza, nella residenza chiamata Orlamonde, nel 1947.