Volume di psichiatria forense, sezione penale e civile.
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Autore: Wilhelm Weygandt
Titolo: Forensische Psychiatrie. Straf- und zivilrechtlicher Abschnitt
Editore: G. J. Göschen
Luogo: Leipzig
Anno: 1908
Pagine: p. 142
Dimensioni (bxh): cm. 11×15,5
Biografia dell’autore
Wilhelm Weygandt, ca 1920 (da A. Marneros, Origin and development of concepts of bipolar mixed states, in “Journal of affective disorders”, vol. 67, n. 1-3, pp. 229-240, dicembre 2001)
Wilhelm Christian Jakob Karl Weygandt (Wiesbaden 1870 – 1939): neurologo e psichiatra tedesco.
Studiò germanistica, teologia, filosofia presso l’Università di Strasburgo e Lipsia, poi medicina a Friburgo, Berlino e Heidelberg. Nel 1893 si laureò in filosofia con una tesi sull’origine dei sogni, nel 1896 in medicina con uno studio sull’istologia della sifilide del sistema nervoso centrale. Nel 1899 conseguì la docenza in psichiatria. Nel 1908 divenne direttore dello Staatskrankenanstalt Friedrichsberg, il manicomio statale di Amburgo, dove creò un reparto per soldati durante la Grande Guerra. Nel 1919 divenne professore di psichiatria nell’università della città, fondata da poco.
Nel suo lavoro si poneva al confine tra neurologia e psichiatria, analizzando anomalie di crescita, disturbi endocrini, nevrastenia, afasia, sifilide e idiozia, ovvero l’insufficienza mentale grave. In particolare si specializzò in psichiatria infantile e adolescenziale, ma anche nel campo dell’igiene psico-razziale: dato che secondo i suoi studi la malattia mentale aveva cause ereditarie, Weygand era a favore della sterilizzazione dei “delinquenti nati” o delle persone qualificate come minderwertig (“inferiori”, n.d.c.).
Di idee nazionaliste e liberali, Weygandt accolse la resa tedesca come segno di debolezza e di mancata fiducia e orgoglio. Dal 1919 al 1928 fu membro del Partito democratico tedesco di sinistra liberale, nel 1933 aderì al Partito nazista e fu tra i firmatari del Bekenntnis der deutschen Professoren zu Adolf Hitler (la dichiarazione in favore di Adolf Hitler da parte dei professori tedeschi, n.d.c.). Accolse con favore le posizioni naziste sull’igiene razziale e si pronunciò contro le forme di arte degenerata (Bauhaus, espressionismo, dadaismo, ecc.), che considerava allo stesso livello dell’arte prodotta da malati mentali.
Tuttavia l’anno successivo venne accusato da Willy Holzmann, dirigente medico di Amburgo, di non essere sufficientemente nazista e di favoreggiamento degli ebrei. Questo avvenne probabilmente perché Holzmann aveva interesse a controllare le posizioni chiave nell’ambito dell’igiene razziale. Weygand subì limiti nel proprio lavoro e nel 1934 venne sostituito sia alla direzione del manicomio che alla cattedra universitaria. Si ritirò a Wiesbaden, dove morì.