73. Triumph und Tragik des Erasmus von Rotterdam
Biografia di Erasmo da Rotterdam, considerato da Zweig come il primo “bewusste Europäer”, ovvero “europeo consapevole” (n.d.c.). Alla fine degli anni Venti, lo scrittore aveva iniziato a cimentarsi con il genere delle biografiche storiche, approfondendo figure dell’epoca napoleonica e della riforma protestante, poi Maria Antonietta, Maria Stuarda, Sigmund Freud. In questi testi, Zweig ripercorre le vicende occorse nel passato per offrire una chiave di lettura della propria contemporaneità. In questo senso, Erasmo da Rotterdam viene proposto come una figura di conciliazione e di pace, ben differente dal suo contemporaneo Lutero, diventando per Zweig un modello di intellettuale europeo lontano da ogni fanatismo. Così forte era la potenza del suo pensiero, quanto lo era la debolezza della sua propensione all’agire: in questo, per lo scrittore austriaco, stanno il suo trionfo e la sua tragedia.
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Autore: Stefan Zweig
Titolo: Triumph und Tragik des Erasmus von Rotterdam
Editore: Herbert Reichner
Luogo: Wien
Anno: 1935
Prima edizione: 1934
Prima traduzione italiana: Erasmo da Rotterdam, traduzione di Lavinia Mazzucchetti, Milano, Mondadori 1935
Pagine: p. 295
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×19,5
Sitografia: Kuensteimexil
Biografia dell’autore
Stefan Zweig, in piedi, con il fratello Alfred, Vienna, circa 1900 (foto: Kunst Salon Pictzner)
Stefan Zweig (Vienna 1881 – Petrópolis 1942): scrittore austriaco.
Nacque a Vienna in una famiglia dell’alta borghesia di origine ebraica. Nel 1900 iniziò gli studi di filosofia, che proseguì a Berlino. Successivamente, grazie alle agiate disponibilità economiche, viaggiò attraverso l’Europa, soggiornando a Parigi e a Londra, dove entrò in contatto con artisti e letterati, tra i quali Auguste Rodin e Hermann Hesse. Nel 1908 attraversò l’Asia e due anni dopo l’America; nel 1914 si recò in Belgio prima di rientrare a Vienna, per trasferirsi poi in Svizzera.
La Grande Guerra fu per lui un trauma, poiché dissolveva l’Europa cosmopolita in cui si era formato. Dopo il 1918 si trasferì con la moglie a Salisburgo e iniziò ad avere un grande successo come scrittore. Nel 1928, in occasione del centenario di Tolstoj, effettuò un viaggio nella Russia sovietica, dove conobbe Maksim Gorkij.
Nel 1933 fu tra gli autori messi al bando dal nazismo, le sue opere destinate al rogo. Emigrò nel 1934 a Londra, dove quattro anni dopo ottenne la cittadinanza britannica. Qui si separò dalla moglie e sposò Lotte Altmann, la sua segretaria, con la quale si trasferì a New York. Insieme approdarono nel 1941 in Brasile, dove l’anno dopo si tolsero la vita.
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76. Zweimal zweiundfünfzig biblische Geschichten
Storie bibliche per scuole e famiglie.
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Titolo: Zweimal zweiundfünfzig biblische Geschichten für Schulen und Familien
Editore: Vereinsbuchhandlung
Luogo: Calw-Stuttgart
Anno: 1906
Pagine: p. 187
Dimensioni (bxh): cm. 13×18
Sitografia: litkult1920er
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75. Wohlgefülltes Schatzkästlein
Raccolta di scherzi e racconti umoristici.
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Titolo: Wohlgefülltes Schatzkästlein. Deutschen Scherzes und Humors
Editore: W. Spemann
Luogo: Berlin-Stuttgart
Anno: 1884
Pagine: p. 232
Dimensioni (bxh): cm. 12×18
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74. Die Schön Magelona
Romanzo in prosa redatto in Francia nel XV secolo, diffuso nel Sacro Romano Impero con la traduzione di Veit Warbeck (prima stampa ad Augusta nel 1535) e diventato estremamente popolare.
Pierre, figlio del conte di Provenza, e Maguelone (Magelona nella traduzione tedesca), figlia del re di Napoli, si innamorano sebbene lei sia promessa sposa a un altro. Fuggono insieme, ma un uccello ruba l’anello che Pierre aveva donato a Maguelone. Nell’inseguirlo Pierre scompare in mare. Maguelone lo crede morto e fonda un ospedale e una chiesa su un’isola dedicandoli a Saint Pierre. Ma Pierre era stato salvato da una nave turca e dopo diverse avventure viene portato proprio in quell’ospedale dove i due amanti si possono riabbracciare.
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Titolo: Die Schön Magelona
Editore: Insel
Luogo: Leipzig
Anno: 1913
Pagine: p. 100
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×18,5
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71. Das Flaggenlied
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Autore: Ludwig Wolff
Titolo: Das Flaggenlied
Editore: Ullstein & Co
Luogo: Berlin-Wien
Anno: 1916
Pagine: p. 318
Dimensioni (bxh): cm. 11×15,5
Biografia dell’autore
Ludwig Ernst Wolff (Bielitz, oggi Bielsko-Biała, 1876 – Stati Uniti, dopo il 1958): scrittore e regista tedesco.
Nato in una famiglia di origine ebraica nella regione della Slesia (oggi Polonia), studiò giurisprudenza, ma scelse di dedicarsi alla scrittura. È stato autore di romanzi d’intrattenimento di grande successo, usciti dall’inizio del secolo fino agli anni Trenta (e ripubblicati poi negli anni Cinquanta e Sessanta). Inoltre, ha scritto sceneggiature e ha diretto alcuni lungometraggi tra il 1918 e il 1924. Dopo l’ascesa del nazismo scelse di scappare negli Stati Uniti e morì durante l’esilio.
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70. Mit Pfeil und Bogen auf Löwenjagd
Reportage sulla caccia al leone con arco e frecce dalle steppe del Sudafrica.
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Autore: Stewart Edward White
Titolo: Mit Pfeil und Bogen auf Löwenjagd. Ein Buch der Abenteuer aus der afrikanischen Steppe
Editore: August Scherl
Luogo: Berlin
Anno: 1927
Titolo originale e data di pubblicazione: Lions in the path. A book of adventure on the high veldt, 1926; dal reportage Go to hunt lions with bow and arrow, “The New York Times”, 1925
Pagine: p. 151
Dimensioni (bxh): cm. 14×19
Biografia dell’autore
Stewart Edward White, da “The World’s Work”, vol. VI, may-october 1903, p. 3694
Stewart Edward White (Grand Rapids 1873 – Hillsborough 1946): scrittore americano.
Nacque a Grand Rapids, in Michigan, dove completò gli studi universitari nel 1903. Tra il 1900 e il 1922 scrisse romanzi di viaggio e avventura, incentrati in particolare sulla storia naturale e la vita all’aperto. Nel 1922 iniziò a scrivere insieme alla moglie Elizabeth “Betty” Grant White, soprattutto narrando i loro viaggi attraverso la California, dove White morì nel 1946.
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69. Forensische Psychiatrie
Volume di psichiatria forense, sezione penale e civile.
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Autore: Wilhelm Weygandt
Titolo: Forensische Psychiatrie. Straf- und zivilrechtlicher Abschnitt
Editore: G. J. Göschen
Luogo: Leipzig
Anno: 1908
Pagine: p. 142
Dimensioni (bxh): cm. 11×15,5
Biografia dell’autore
Wilhelm Weygandt, ca 1920 (da A. Marneros, Origin and development of concepts of bipolar mixed states, in “Journal of affective disorders”, vol. 67, n. 1-3, pp. 229-240, dicembre 2001)
Wilhelm Christian Jakob Karl Weygandt (Wiesbaden 1870 – 1939): neurologo e psichiatra tedesco.
Studiò germanistica, teologia, filosofia presso l’Università di Strasburgo e Lipsia, poi medicina a Friburgo, Berlino e Heidelberg. Nel 1893 si laureò in filosofia con una tesi sull’origine dei sogni, nel 1896 in medicina con uno studio sull’istologia della sifilide del sistema nervoso centrale. Nel 1899 conseguì la docenza in psichiatria. Nel 1908 divenne direttore dello Staatskrankenanstalt Friedrichsberg, il manicomio statale di Amburgo, dove creò un reparto per soldati durante la Grande Guerra. Nel 1919 divenne professore di psichiatria nell’università della città, fondata da poco.
Nel suo lavoro si poneva al confine tra neurologia e psichiatria, analizzando anomalie di crescita, disturbi endocrini, nevrastenia, afasia, sifilide e idiozia, ovvero l’insufficienza mentale grave. In particolare si specializzò in psichiatria infantile e adolescenziale, ma anche nel campo dell’igiene psico-razziale: dato che secondo i suoi studi la malattia mentale aveva cause ereditarie, Weygand era a favore della sterilizzazione dei “delinquenti nati” o delle persone qualificate come minderwertig (“inferiori”, n.d.c.).
Di idee nazionaliste e liberali, Weygandt accolse la resa tedesca come segno di debolezza e di mancata fiducia e orgoglio. Dal 1919 al 1928 fu membro del Partito democratico tedesco di sinistra liberale, nel 1933 aderì al Partito nazista e fu tra i firmatari del Bekenntnis der deutschen Professoren zu Adolf Hitler (la dichiarazione in favore di Adolf Hitler da parte dei professori tedeschi, n.d.c.). Accolse con favore le posizioni naziste sull’igiene razziale e si pronunciò contro le forme di arte degenerata (Bauhaus, espressionismo, dadaismo, ecc.), che considerava allo stesso livello dell’arte prodotta da malati mentali.
Tuttavia l’anno successivo venne accusato da Willy Holzmann, dirigente medico di Amburgo, di non essere sufficientemente nazista e di favoreggiamento degli ebrei. Questo avvenne probabilmente perché Holzmann aveva interesse a controllare le posizioni chiave nell’ambito dell’igiene razziale. Weygand subì limiti nel proprio lavoro e nel 1934 venne sostituito sia alla direzione del manicomio che alla cattedra universitaria. Si ritirò a Wiesbaden, dove morì.
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68. Dreizehnlinden
Poema epico che racconta la contrapposizione tra Franconi e Sassoni, tra la nascente Cristianità e il paganesimo. Portatori delle nuove idee cristiane nel territorio di Nethegau sono i monaci, in particolare quelli del monastero, fittizio, di Dreizehnlinden. Gli eventi narrati sono frutto dell’invenzione dell’autore, ma con la presenza di alcuni personaggi storici.
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Autore: Friedrich Wilhelm Weber
Titolo: Dreizehnlinden
Editore: Ferdinand Schöningh
Luogo: Paderborn
Anno: 1913
Prima edizione: 1878
Pagine: p. 264
Dimensioni (bxh): cm.12,5×18,5
Biografia dell’autore
Friedrich Wilhelm Weber (Alhausen 1813 – Nieheim 1894): medico, politico e poeta tedesco.
Dopo studi umanistici, in particolare di filologia classica e germanica, nel 1839 si laureò in medicina alle Università di Greifswald e Breslau (oggi Wrocław). Dopo l’esame di Stato in medicina viaggiò attraverso l’Europa (Austria, Italia, Francia) e al ritorno prese servizio come medico a Bad Driburg. Qui iniziò a partecipare attivamente alla vita politica, diventando membro della Driburger demokratischen Vereins (la “lega democratica di Driburg”, n.d.c.). Dal 1862 al 1893 è stato rappresentante del Zentrumspartei (“partito di centro”, n.d.c.), di orientamento cattolico, per la circoscrizione elettorale Höxter/Warburg al Landtag prussiano, l’assemblea rappresentativa del Regno di Prussia.
Parallelamente all’attività medica e politica, scrisse e pubblicò poesie, utilizzando anche lo pseudonimo B. Weber. Tradusse in tedesco testi di Alfred Tennyson, Esaias Tegnér, e alcuni canti svedesi. La sua opera di maggiore successo fu il poema epico Dreizehnlinden (1878) sulla storia della cristianizzazione dei Sassoni, la cui lettura fu inserita nei programmi scolastici fino al secondo dopoguerra. Nel 1880 l’Università di Münster lo insignì di un dottorato onorario in filosofia e nel 1891 ottenne il titolo di Geheimen Sanitätsrat per la sua lunga carriera medica.
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67. Laudin und die Seinen
Romanzo sulla vicenda del Dr. Laudin, padre di famiglia e avvocato specializzato in divorzi, che subisce a sua volta il fascino dell’attrice Luise Dercum, Lu, stella dei palcoscenici della città, mettendo a rischio il proprio matrimonio.
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Autore: Jakob Wassermann
Titolo: Laudin und die Seinen
Editore: S. Fischer
Luogo: Berlin
Anno: 1925
Pagine: p. 376
Dimensioni (bxh): cm. 13×20,5
Biografia dell’autore
Jacob Wasserman, da “Radio Wien”, 17 marzo 1933 (foto: Grete Kolliner)
Jakob Wassermann (Fürth 1873 – Altaussee 1934): scrittore tedesco.
Nacque in una famiglia di commercianti di origine ebraica. Al termine degli studi alla Realschule di Fürth iniziò il praticantato presso il negozio di uno zio a Vienna, ma lo interruppe. Dopo il servizio militare lavorò prima per un’assicurazione, poi nel 1896 entrò nella redazione della rivista “Simplicissimus”, trasferendosi a Monaco, dove conobbe Thomas Mann e Rainer Maria Rilke. Nel 1897 iniziò a collaborare con la “Frankfurter Zeitung”, che lo inviò a Vienna, dove stabilì contatti con i poeti del movimento della Jung-Wien e in particolare con Arthur Schnitzler.
Nei primi anni del Novecento, Wassermann portò avanti un’intensa attività letteraria (romanzi, racconti, libretti d’opera), giornalistica e saggistica, ma il primo successo di pubblico avvenne con Das Gänsemännchen (1915): un atto d’accusa contro la piccola borghesia che annichilisce il genio dell’artista. Dopo la difficile separazione dalla prima moglie (i cui riflessi di ritrovano nel romanzo Laudin und die Seinen del 1925), si trasferì con la nuova compagna in Stiria, dove conobbe e divenne amico di Hugo von Hofmannstahl. Sul finire degli anni Venti venne accolto nella Preußischen Akademie der Künste (“Accademia prussiana delle Arti”, n.d.c.), vedendo riconosciuto il suo valore. La sua scrittura è influenzata anche dalla psicoanalisi, in particolare nello sviluppo delle personalità e dell’animo dei personaggi.
I suoi romanzi e saggi sono spesso incentrati sul rapporto tra l’ebraismo e la società circostante: il romanzo storico Die Juden von Zirndorf (1897) è una cronaca della vita di Shabbatai Zevi (mistico autoproclamatosi messia) nell’Impero ottomano del Seicento, seguita da una descrizione delle comunità ebraiche nella Franconia dell’Ottocento; le condizioni degli ebrei negli ambienti “gentili” sono analizzati anche in Mein Weg als Deutscher und Jude (“Il mio percorso come tedesco e come ebreo”, n.d.c., 1921) e in Selbstbetrachtungen (“autoconsiderazioni”, n.d.c., 1933).
Con la presa del potere da parte del nazismo, Wassermann venne espulso dall’Accademia prussiana, i suoi libri furono messi all’indice e bruciati. Per lo scrittore fu duro attacco, economico e spirituale: le sue idee di pace e di umanesimo furono infrante. Morì per un attacco di cuore il 1º gennaio 1934.
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66. Der Derbysieger
Poliziesco da cui è stato tratto nel 1922 il film muto omonimo diretto da Harry Lambart.
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Autore: Edgar Wallace
Titolo: Der Derbysieger
Editore: Wilhelm Goldmann
Luogo: Leipzig
Anno: 1932
Titolo originale e data di pubblicazione: Down under Donovan, 1918
Pagine: p. 238
Dimensioni (bxh): cm. 13×18,5
Biografia dell’autore
Edgar Wallace a Berlino, 1928 ca. (foto: Georg Pahl, Bundesarchiv, Bild 102-13109 / CC-BY-SA 3.0)
Richard Horatio Edgar Wallace (Greenwich 1875 – Beverly Hills 1932): scrittore, giornalista, drammaturgo e sceneggiatore britannico.
Figlio naturale di due attori teatrali, venne affidato alla famiglia Freeman, a Billingsgate. Lasciò la scuola a dodici anni, intraprendendo diversi lavori. Nel 1894 si arruolò nell’esercito britannico e andò a combattere in Sudafrica, senza tuttavia essere portato per la vita bellica. Ottenuto il trasferimento al Press Corps, il corpo giornalistico dell’esercito, iniziò a fare i primi passi in quella che diventerà la sua professione. Nel 1898 fu corrispondente di guerra per il “Daily Mail” e Reuters durante la Guerra anglo-boera. Visse alcuni anni a Johannesburg poi fece ritorno in Gran Bretagna, lavorando sempre come giornalista. Nel 1904 fu corrispondente nella Guerra russo-giapponese. Le spie inglesi e russe incontrate nei Balcani divennero fonte d’ispirazione per i suoi romanzi. Alla conclusione di quel conflitto, nel 1905, tornò in Inghilterra e scrisse il suo primo romanzo, il poliziesco The four just men (I quattro giusti), che ottenne un grande successo. Iniziò allora la sua carriera di romanziere estremamente prolifico, incapace tuttavia di preservare i guadagni. Continuò a lavorare come reporter, coprendo ad esempio la brutale amministrazione dello stato del Congo durante il regno di Leopoldo II, e scrivendo racconti s riviste come “ The Windsor Magazine”.
Dopo il fallimento di un tentativo di vita politica nelle file dei liberali, nel 1931 si trasferì a Hollywood, dove iniziò a lavorare come sceneggiatore per gli studi RKO. Morì improvvisamente, a causa di un diabete non diagnosticato, durante la stesura di King Kong (1933).
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