65. Die Schuld des Anderen

Il romanzo si sviluppa attorno a una banconota falsa e alle indagini di una ragazza nel suo ambiente di lavoro.

 

 

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Autore: Edgar Wallace
Curatore/traduttore: Ravi Ravendro
Titolo: Die Schuld des Anderen
Editore: Wilhelm Goldmann
Luogo: Leipzig
Anno: 1929
Titolo originale e data di pubblicazione: A Debt Discharged, 1916
Pagine: p. 242
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×18,5


Biografia dell’autore

Edgar Wallace a Berlino, 1928 ca. (foto: Georg Pahl, Bundesarchiv, Bild 102-13109 / CC-BY-SA 3.0)

 

Richard Horatio Edgar Wallace (Greenwich 1875 – Beverly Hills 1932): scrittore, giornalista, drammaturgo e sceneggiatore britannico.
Figlio naturale di due attori teatrali, venne affidato alla famiglia Freeman, a Billingsgate. Lasciò la scuola a dodici anni, intraprendendo diversi lavori. Nel 1894 si arruolò nell’esercito britannico e andò a combattere in Sudafrica, senza tuttavia essere portato per la vita bellica. Ottenuto il trasferimento al Press Corps, il corpo giornalistico dell’esercito, iniziò a fare i primi passi in quella che diventerà la sua professione. Nel 1898 fu corrispondente di guerra per il “Daily Mail” e Reuters durante la Guerra anglo-boera. Visse alcuni anni a Johannesburg poi fece ritorno in Gran Bretagna, lavorando sempre come giornalista. Nel 1904 fu corrispondente nella Guerra russo-giapponese. Le spie inglesi e russe incontrate nei Balcani divennero fonte d’ispirazione per i suoi romanzi. Alla conclusione di quel conflitto, nel 1905, tornò in Inghilterra e scrisse il suo primo romanzo, il poliziesco The four just men (I quattro giusti), che ottenne un grande successo. Iniziò allora la sua carriera di romanziere estremamente prolifico, incapace tuttavia di preservare i guadagni. Continuò a lavorare come reporter, coprendo ad esempio la brutale amministrazione dello stato del Congo durante il regno di Leopoldo II, e scrivendo racconti e riviste come “ The Windsor Magazine”.
Dopo il fallimento di un tentativo di vita politica nelle file dei liberali, nel 1931 si trasferì a Hollywood, dove iniziò a lavorare come sceneggiatore per gli studi RKO. Morì improvvisamente, a causa di un diabete non diagnosticato, durante la stesura di King Kong (1933).


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64. Gedichte

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Autore: Jaroslav Vrchlický
Traduttore: Ludwig Soyaur
Titolo: Gedichte
Editore: Wartig – Ernst Hoppe
Luogo: Leipzig
Anno: 1886
Pagine: p. 163
Dimensioni (bxh): cm. 13×17,5


Biografia dell’autore

Jaroslav Vrchlický
Jaroslav Vrchlický, in “Zlatá Praha”, vol. 30, 1912-1913, n. 1, p. 10 (foto: Duras)

 

Jaroslav Vrchlický, pseudonimo di Emil Jakob Frida (Louny 1853 – Domažlice 1912): poeta, critico letterario, traduttore ceco.
Nell’infanzia visse con uno zio pastore a Kolín e studiò presso il Seminario arcivescovile di Praga. Frequentò l’università della stessa città, studiando storia, filosofia e filologia romanza. Nel 1875 divenne tutore dei figli di una nobile famiglia austriaca (ma di origine modenese), i Montecuccoli-Laderchi, stabilendosi nel nord Italia. Ritornò successivamente a Praga, dove nel 1893 divenne professore di letterature europee comparate nell’università ceca. Affiancò alla propria produzione poetica e critica anche l’attività di traduttore in lingua ceca di molti autori, tra i quali Dante, Leopardi, Ariosto, Goethe, Shelley, Hugo, Baudelaire, Poe, Whitman e altri.


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62. Der Schatzwächter

 

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Autore: Arnold Ulitz
Titolo: Der Schatzwächter
Editore: Ullstein
Luogo: Berlin
Anno: 1928
Pagine: p. 241
Dimensioni (bxh): cm. 14×20
Sitografia: kulturportal


Biografia dell’autore

Arnold Ulitz
Arnold Ulitz, da Anselm Salzer, Illustrierte Geschichte der Deutschen Literatur von den ältesten Zeiten bis zur Gegenwart, vol. 5, Habbel, Regensburg 1932, p. 2395

 

Arnold Ulitz (Breslau, oggi Wrocław, 1888 – Tettnang 1971): insegnante e scrittore tedesco.
Figlio di un funzionario della ferrovia statale prussiana, crebbe a Kattowitz, in Slesia (oggi Katowice). Successivamente tornò a Breslau per studiare tedesco, inglese e francese. Dopo aver superato l’esame di stato per gli insegnanti nelle scuole superiori, insegnò a prima a Königshütte (oggi Chorzów, in Polonia), poi a Lauban (oggi Lubań) e dal 1913 alla Realschule di Breslau. In parallelo iniziò a scrivere romanzi storici e racconti, ripresi in raccolte antologiche insieme a testi di Alfred Döblin, Hermann Hesse, Heinrich Mann, Robert Musil, Jakob Wassermann, Franz Werfel, Stefan Zweig.
Nel 1920 pubblicò il romanzo Ararat in cui, con uno stile espressionista, affrontava il tema della Grande Guerra paragonandola al diluvio universale. Per questo motivo, dopo il 1933, il libro venne inserito nella lista dei libri proibiti e da bruciare da parte del nazismo (che gli revocò anche la possibilità di insegnare). Ebbero la stessa sorte anche i suoi due volumi Worbs e Das Testament. Nonostante ciò, altri suoi scritti, in cui erano presenti temi affini all’ideologia del Blut und Boden (“sangue e terra”, n.d.c.), vennero diffusi ai fini di propaganda, in particolare tra i soldati della Wehrmacht. Nel 1939 pubblicò due romanzi, Der wunderbare Sommer e Der große Janja, e un racconto, Die Reise nach Kunzendorf (“Il viaggio a Kunzendorf”, n.d.c.), dove tratta il tema del nazismo in comparazione storica, facendo diverse concessioni al regime. Nel 1944 questo racconto venne addirittura pubblicato dalla casa editrice Soldatenbücherei des Oberkommandos zur Wehrmacht (“Biblioteca dei soldati del comando supremo dell’esercito”, n.d.c.). Nel febbraio 1945 la famiglia dovette lasciare la Slesia, rifugiandosi a Tettnang, città di origine della madre dello scrittore, situata in Baden-Württemberg.
Dopo la conclusione del conflitto la sua popolarità si ridusse, anche a causa di affermazioni troppo timide sulla natura del regime. La sua produzione letteraria, le attività culturali e i suoi successi si restrinsero all’ambito degli esuli slesiani (la regione era passata sotto l’amministrazione polacca). Nel 1963 ricevette l’onorificenza dello Schlesierschild, lo “scudo slesiano” (n.d.c.).


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61. Aus dem Ärmel geschüttelt!

Raccolta di Schüttelreime (“rime scosse”, n.d.c.), genere poetico tipicamente tedesco che prevede la rima con le sillabe consonantiche incrociate.

 

 

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Curatore: Wendelin Überzwerch
Titolo: Aus dem Ärmel geschüttelt! Fast 1001 Schuttelreime
Editore: J. Engelhorn
Luogo: Stuttgart
Anno: 1935
Pagine: p. 142
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×19,5


Biografia del curatore

Wendelin Überzwerch, pseudonimo di Karl Wilhelm Fuß (Memmingen 1893 – Wilhelmsdorf 1962): scrittore e poeta tedesco.
Figlio di un tipografo, nacque in Svevia, dove passò la sua giovinezza. Studiò teologia e filosofia, poi germanistica e storia all’Università di Tubinga, ma dovette interrompere gli studi a causa della Grande Guerra e a una lunga prigionia in Siberia. Di ritorno, conseguì un dottorato in filosofia. Lavorò quindi come bibliotecario e poi come responsabile culturale presso l’azienda Krupp. Nel 1923 iniziò a pubblicare, sotto lo pseudonimo di Wendelin Überzwerch, “Schüttelreime” (“rime scosse”, n.d.c.), ovvero un genere poetico tipicamente tedesco che prevede la rima con le sillabe consonantiche incrociate. Scrisse spesso in dialetto svevo, cui rimanda anche lo pseudonimo Überzwerch: “strambo”, “sbagliato” (n.d.c.). Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì in Alta Svevia, dove lavorò come scrittore freelance.


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60. Säuglingspflege

Manuale di puericultura.

 

 

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Autore: Joseph Trumpp
Titolo: Säuglingspflege
Editore: Ernst Heinrich Moritz
Luogo: Stuttgart
Anno: 1911
Pagine: p. 143
Dimensioni (bxh): cm. 12×17,5


Biografia dell’autore

Joseph Trumpp (Pfullingen 1867 – 1945): pediatra tedesco.
Medico pediatra, fondò insieme al collega Rudolf Hecker un ospedale per bambini, il Gisela-Kinderspital di München Schwabing, sotto il protettorato della principessa Gisella di Baviera. Nel 1905 pubblicò insieme a Rudolf Hecker l’Atlas und Grundriss der Kinderheilkunde (tradotto in italiano l’anno successivo dal dott. G.A. Dotti come Atlante e manuale di pediatria, Società editrice libraria, Milano); nel 1909 uscì Die unblutige operative Behandlung von Larynxstenosen mittelst der Intubation (“Il trattamento chirurgico non sanguinante delle stenosi laringee mediante intubazione”, n.d.c.). Morì nel 1945.


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59. Nicht so stürmisch, Friedel

Romanzo per ragazze.

 

 

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Autore: Magda Trott
Titolo: Nicht so stürmisch, Friedel
Editore: Hanns Jörg Fischer
Luogo: Berlin-Leipzig
Anno: 1937
Pagine: p. 144
Dimensioni (bxh): cm. 13×18,5


Biografia dell’autore

Magda Trott (Freystadt, oggi Kożuchów, 1880 – Misdroy, oggi Międzyzdroje, 1945): scrittrice tedesca e attivista per i diritti delle donne.
Figlia di una cantante d’opera, Magda Trott nacque in Slesia (oggi Polonia) e si trasferì insieme alla famiglia a Berlino nel 1903. Qui frequentò una scuola per diventare maestra d’asilo, iniziando successivamente a svolgere questa attività nell’asilo municipale. Attivista per i diritti delle donne, nel 1907 fondò il Frauenbank, una lega femminile. Tra le sue compagne vi era Thea von Harbou, sceneggiatrice e moglie di Fritz Lang.
Questi temi confluirono nel romanzo Von der Gründung des Frauenstaates, sulla fondazione di uno stato femminile e amazzone nella brughiera di Lüneburg. Questa scelta fece infuriare gli abitanti di quella città, che attaccarono Trott sulla stampa locale.
Nel 1915 si trasferì a Misdroy nell’isola di Wollin, in Pomerania (oggi in Polonia). Qui iniziò a dedicarsi alla scrittura con intensità: nell’arco di vent’anni ebbe una produzione molto ricca, a volte sotto pseudonimi (G. Claudius, Lena Torahn, Lena Mageda, J. Marein, Rud Mavege), in particolare di letteratura per bambini e ragazzi, ma anche testi teatrali, racconti e manuali femminili. Nel 1933 diversi suoi romanzi furono bollati come unerwünschtes Schrifttum, ovvero “letteratura indesiderata” (n.d.c.).


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58. Nachgelassene Werke

Opere postume.

 

 

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Autore: Leo Tolstoi
Titolo: Nachgelassene Werke, Band 3
Editore: J. Ladÿschnikow
Luogo: Berlin
Anno: 1911
Pagine: p. 350
Dimensioni (bxh): cm. 13,5×18,5


Biografia dell’autore

Lev Tolstoj
Lev Tolstoj a Jasnaja Poljana, maggio 1908 (foto: Sergej Michajlovič Prokudin-Gorskij)

 

Lev Nikolaevič Tolstoj (Jasnaja Poljana, 1828 – Astapovo 1910): scrittore russo.
Figlio del conte Nikolaj e della principessa Marija Volkonskaja, rimase orfano e venne cresciuto da alcune zie. Nel 1844 si iscrisse alla facoltà di filosofia presso l’Università di Kazan’ (studiando in particolare le lingue orientali, arabo e turco) e poi a legge, scegliendo tuttavia di abbandonare presto gli studi. Nel 1849, tornato a Jasnaja Poljana, fondò una scuola per i figli dei contadini e portò avanti lo studio come autodidatta: in quel periodo lesse in particolare Rousseau e il Vangelo. Nel 1851 si arruolò volontario alla guerra del Caucaso, trovandosi nel 1853 in Crimea in veste di ufficiale: quell’esperienza confluirà ne I racconti di Sebastopoli, un testo tutt’altro che patriottico, che gli causerà i primi problemi con la censura zarista. In questi anni pubblicò anche il racconto Infanzia (1852) sulla rivista “Sovremennik”, primo nucleo di una trilogia autobiografica cui seguiranno Adolescenza (1854) e Giovinezza (1857). Nel 1856 abbandonò la carriera militare e fece alcuni viaggi in Europa occidentale, incontrando figure come Proudhon, Herzen, Dickens. Maturò così delle riflessioni in ambito religioso, per una “beatitudine sulla terra” per l’umanità. Nel 1862 fondò la rivista “Jasnaja Poljana”, articolata in due sezioni: “Scuola. Rivista pedagogica” e “Libretti per bambini”. Su queste pagine Tolstoj elaborò le sue teorie sull’educazione del popolo. Con l’abolizione della servitù della gleba in Russia (1861), Tolstoj esercitò la funzione di giudice di pace nelle contese tra proprietari e contadini.
Nel 1862 Tolstoj sposò la diciassettenne Sof’ja Andreevna, da cui avrà tredici figli (di cui cinque morti alla nascita o in tenera età). Negli anni successivi, il tema del matrimonio, la vita familiare e del femminile diventerà centrale nella sua produzione letteraria. Nel 1863 iniziò a lavorare a Guerra e pace, che concluderà solo sei anni dopo, nel 1869: ambientato al tempo delle guerre napoleoniche, il romanzo è intessuto di riflessioni filosofiche e trattazioni storiche.
L’opera successiva, Anna Karenina, lo impegna dal 1873 al 1877. Nel 1882 scrive La confessione, in cui racconta il proprio percorso religioso. Seguono diversi romanzi: La morte di Ivan Il’ič (1886), La sonata a Kreutzer (1890), Resurrezione (che sarà pubblicato, ma con molti tagli della censura, nel 1899).
Tra gli anni Ottanta e Novanta Tolstoj approfondì temi religiosi, educativi, sociali, che lo portarono ad allontanarsi sempre più dalle linee della Chiesa ortodossa, che lo colpì con la scomunica nel 1901. Lo scrittore, infatti, cominciava anche ad avere adepti e il “tolstojsmo” a diffondersi: si trattava di una teoria sociale e spirituale in contrasto con il potere dello zar e i dettami della Chiesa ortodossa, che propugnava un ritorno alla vita contadina, di struttura patriarcale, e al cristianesimo radicale, stigmatizzando il progresso moderno come foriero di nuova schiavitù, quella della fabbrica. All’arte, invece, doveva andare il compito di diffondere la fratellanza tra i popoli, in una visione pacifista e non-violenta per la risoluzione dei conflitti.
Negli ultimi anni della sua vita i suoi scritti sono dedicati a questi temi, come ad esempio Che cos’è l’arte? (1897), La schiavitù del nostro tempo (1900). Nel 1904 concluse l’ultimo romanzo, Chadži-Murat, pubblicato poi nel 1912. Allo scoppio della guerra russo-giapponese, nel 1905, prese una posizione radicale contro il conflitto.
Nel 1910, anziano e malato, in una crisi personale derivante dalle tensioni familiari e spirituali, fuggì dalla tenuta di Jasnaja Poljana. Nei pressi della piccola stazione di Astapovo, fu colto da un malore e qui rimase in agonia per alcuni giorni.


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57. Das Aquarium und anderes

 

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Autore: Ludwig Thoma
Titolo: Das Aquarium und anderes
Editore: Albert Langen
Luogo: München
Anno: 1916
Pagine: p. 117
Dimensioni (bxh): cm. 11×17


Biografia dell’autore

Ludwig Thoma

 

Ludwig Thoma (Oberammergau 1867 – Tegernsee 1921): scrittore tedesco.
Nacque in una famiglia bavarese impegnata, da più generazioni, nell’amministrazione forestale. Dopo la morte del padre, la famiglia si spostò spesso per esigenze di sussistenza: cambiando diverse volte scuola, il suo percorso di studio fu molto difficile e turbolento. Conseguito il diploma nel 1886, Thoma decise di intraprendere lo studio delle scienze forestali, ma ben presto abbandonò questa branca per iscriversi a legge, nelle Università di Monaco e Erlangen. Si trasferì così a Dachau per esercitare l’avvocatura, ritornando successivamente a Monaco dove, nel 1893, iniziò a pubblicare racconti sulla rivista umoristica “Fliegende Blätter” e pochi anni dopo cominciò a collaborare con “Simplicissimus”, una nota rivista satirica, sotto lo pseudonimo di Peter Schlemihl. Nei suoi racconti e articoli spesso affrontava nodi della politica e della situazione sociale bavarese con un approccio sarcastico. Nel 1899 abbandonò definitivamente il lavoro di avvocato e la collaborazione con studi legali, diventando caporedattore di “Simplicissimus”.
Nel 1906 Thoma divenne, insieme con Hermann Hesse, editore della rivista “März”. In questo stesso anno, a causa della pubblicazione su “Simplicissimus” di un testo che sollevava un forte attacco contro il clero, venne condannato a sei settimane di detenzione.
Dal punto di vista politico, Thoma aveva posizioni liberali, che lo portarono a criticare in modo pungente la società clericale bavarese. Con lo scoppio della Grande Guerra iniziò tuttavia ad avvicinarsi alla tendenza nazionalista, condivisa da molti altri intellettuali. Si arruolò come paramedico e nel 1915 seguì una divisione bavarese sul fronte orientale in Galizia. Nel 1917 divenne membro del Deutschen Vaterlandspartei, il partito di estrema destra “per la Patria” (n.d.c.), che raccoglieva tutti coloro che erano favorevoli al proseguimento dell’impegno nel conflitto.
In quegli anni Thoma si innamorò e divenne amante di Maidi Liebermann, donna sposata appartenente all’alta borghesia ebraica: per un insieme di aspetti politici e personali, molti dei suoi ultimi testi si infiammarono di antisemitismo.


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55. Ein deutscher Leinweber

Biografia di Jacob Fugger (Augsburg 1459 – 1525), potente figura del mondo imprenditoriale ed economico dell’età moderna. Nato in una famiglia di commercianti tessili, divenne un banchiere molto influente, in particolare nell’elezione di Carlo V a imperatore del Sacro Romano Impero.

 

 

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Autore: Ludwig Storch
Titolo: Ein deutscher Leinweber, I. Jakob Fugger
Editore: Gesellschaft deutscher Literaturfreunde
Luogo: Berlin
Prima edizione: 1862
Anno: 1920
Pagine: p. 420
Dimensioni (bxh): cm. 13,5×19


Biografia dell’autore

Ludwig Storch
Ludwig Storch, 1881 ca.

 

Bernhard Ludwig Storch (Ruhla 1803 – Kreuzwertheim 1881): poeta e scrittore tedesco.
Figlio di un medico, iniziò un praticantato commerciale a Erfurt, ben presto interrotto per riprendere gli studi al ginnasio di Nordhausen e Gotha. Studiò poi teologia e filosofia presso l’Università di Göttingen. Creò una casa editrice tipografica nel 1840, ma fallì pochi anni dopo. Nel 1850 fondò una scuola materna, ma il governo prussiano impedì la continuazione di questo progetto educativo. Storch e la moglie cambiarono spesso città, muovendosi all’interno della Turingia.
La sua opera letteraria fu molto prolifica: racconti, ballate, poesie, anche nel dialetto di Ruhla.


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53. Leonore Griebel

Una giovane donna, appartenente a una nobile famiglia caduta in disgrazia, sposa un uomo d’affari più anziano. Lasciandosi alle spalle una visione romantica dell’amore, Leonore deve cercare un modo per portare avanti il matrimonio, l’educazione del figlio, la conduzione della casa.

 

 

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Autore: Hermann Stehr
Titolo: Leonore Griebel
Editore: S. Fischer
Luogo: Berlin
Anno: 1910
Prima edizione: 1900
Pagine: p. 166
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×17,5
Sitografia: muenster


Biografia dell’autore

Hermann Stehr, 1911 ca.
Stehr e Goebbels nel 1935
Hermann Stehr con Joseph Goebbels, 1935

 

Hermann Stehr (Habelschwerdt, oggi Bystrzyca Kłodzka, 1864 – Schreiberhau, oggi Szklarska Poręba, 1940): scrittore tedesco.
Nacque in una famiglia tedesca di umili origini nel Grafschaft Glatz, la contea di Glatz/Kladsko, situata nella regione dei Sudeti (oggi Polonia). Poté studiare e divenne maestro elementare, iniziando a scrivere racconti e romanzi. Dal 1915 si dedicò alla scrittura stabilmente e nel 1918 uscì Der Heiligenhof, la sua prima opera di grande successo. In quel momento, alla nascita della Repubblica di Weimar, Stehr è politicamente vicino a Walther Rathenau, fondatore del Partito democratico tedesco (DDP), futuro Ministro della ricostruzione (1921) e Ministro degli esteri (1922).
Nel corso degli anni Venti, Stehr visse grazie al sostegno di Max Pinkus, un imprenditore del tessile suo mecenate. Nel 1926 fu tra i fondatori della Preußischen Dichterakademie (“Accademia prussiana della poesia”, n.d.c.), una sottosezione della Preußischen Akademie der Künste (“Accademia prussiana delle arti”, n.d.c.).
Alla presa del potere da parte dei nazionalsocialisti le accademie subirono nelle epurazioni, da cui Stehr venne esentato. Politicamente, infatti, si era avvicinato all’ideologia nazionalista del Blut und Boden, “sangue e terra”. Nell’agosto 1934, dopo la morte del presidente del Reich Paul von Hindenburg, fu tra i firmatari dell’Aufruf der Kulturschaffenden (“appello degli operatori culturali”, n.d.c.) rivolto agli artisti e figure del mondo culturale per supportare Hitler in occasione del plebiscito per la fusione del ruolo di presidente del Reich e cancelliere. Inoltre, giustificò pubblicamente, in un articolo sulla “Deutsche Allgemeine Zeitung”, il cosiddetto Röhm-Putsch (o “notte dei lunghi coltelli”), ovvero l’epurazione di vertici delle SA (Sturmabteilung, ovvero “reparto d’assalto”, guidato da Ernst Röhm: fu il primo gruppo paramilitare nazista, n.d.c.) e di altri oppositori di Hitler durante la notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 1934.
Venne riconosciuto dal nazismo come Künder der deutschen Seele (“cantore dell’anima tedesca”, n.d.c.). Nel 1935 venne inserito nel Reichskultursenat, il senato culturale del Reich.
Per questo motivo la commissione toponomastica di Münster ha recentemente dibattuto sulla necessità di rinominare la via a lui dedicata.


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