52. Die Höhlenkinder im Pfahlbau
Secondo volume della trilogia Die Höhlenkinder: Die Höhlenkinder im Heimlichen Grund (1918), Die Höhlenkinder im Pfahlbau (1919), Die Höhlenkinder im Steinhaus (1920).
Nel 1683, dopo la Guerra dei Trent’anni, due bambini orfani, Eva e Peter, vengono cresciuti da una donna, la nonna di Eva, che viene però accusata di stregoneria ed è costretta a fuggire dal paese. La donna chiede aiuto al fratello carbonaio e insieme ai bambini si rifugiano in un luogo segreto (heimlichen Grund) in montagna. Dopo la morte di entrambi gli adulti, Eva e Peter rimangono da soli e, con la loro crescita, mettono in atto l’evoluzione umana: dalla vita nelle caverne alla costruzione di palafitte (Pfahlbau), fino alla casa in pietra (Steinhaus).
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Autore: Alois Th. Sonnleitner
Titolo: Die Höhlenkinder im Pfahlbau
Editore: Kosmos Gesellschaft der Naturfreunde – Franckh
Luogo: Stuttgart
Anno: 1920
Pagine: p. 263
Dimensioni (bxh): cm. 13,5×20
Biografia dell’autore
Alois Theodor Sonnleitner, pseudonimo di Alois Tlučhoř (Daschitz bei Pardubitz, oggi Dašice, 1869 – Vienna 1939): pedagogo e scrittore ceco-austriaco.
Nacque in una famiglia contadina della Boemia, studiò presso il ginnasio dell’abbazia di Melk. Successivamente frequentò filologia e pedagogia a Vienna, dove conseguì il dottorato. In questa stessa città divenne insegnante e in seguito direttore scolastico. Pubblicò testi di pedagogia e di politica sociale, inoltre scrisse anche poesie e racconti sotto lo pseudonimo di Alois Th. Sonnleitner. La sua opera più famosa è la trilogia Die Höhlenkinder.
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50. Der Gottsucher
Il romanzo Der Gottsucher (1883) è una delle opere più importanti di Peter Rosegger, narra di un fatto accaduto nel 1493 a Tragöß, dove un prete austero e impopolare venne ucciso dai contadini della sua parrocchia.
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Autore: Peter Rosegger
Titolo: Der Gottsucher. Ein Roman aus dunkler Zeit
Editore: L. Staackmann
Luogo: Leipzig
Anno: 1918
Prima edizione: 1883
Pagine: p. 438
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×18
Biografia dell’autore
Peter Rosegger, 1900 ca. (foto: Franz Josef Böhm)
Peter Rosegger (Alpl 1843 – Krieglach 1918): scrittore e poeta austriaco.
Nato tra le montagne dell’Alta Stiria, Rosegger si formò come autodidatta: in quelle aree molti erano analfabeti, data anche la difficoltà di raggiungere la scuola, che si trovava nel villaggio principale. Grazie a un maestro esiliato in montagna per via delle sue posizioni politiche, Rosegger ebbe un’iniziale formazione mentre affiancava i genitori, contadini, nella conduzione degli animali e dei campi. Iniziò poi a lavorare come sarto, riuscendo a guadagnare abbastanza per comprare libri e iniziando successivamente a scrivere. Con l’aiuto del direttore del “Tagespost” di Graz, che ne colse le capacità poetiche, Rosegger studiò per quattro anni presso la Handelsakademie, un istituto commerciale.
Nel 1869 pubblicò la prima raccolta di poesie in dialetto stiriano, Zither und Hackbrett: grazie al successo di questo volume, ottenne dal Comitato regionale della Stiria un sussidio per tre anni, che gli permise di viaggiare in Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Italia. Nel 1876 fondò la rivista “Der Heimgarten”, tramite la quale veicolò temi cari alla Heimatliteratur, la letteratura della terra natale: in particolare, i legame con i valori contadini, rurali, montanari, in contrapposizione con il mondo industriale. I suoi romanzi e i componimenti poetici, di ispirazione autobiografica, narrano il legame con il paesaggio alpino con toni che si fanno quasi mistici negli ultimi anni della sua vita.
Diverse Università (Graz, Heidelberg) gli diedero onorificenze e per tre volte venne nominato per il Nobel della letteratura. Ha scritto anche sotto gli pseudonimi P. K., Petri Kettenfeier e Hans Malser.
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49. Der Trotzkopf
Il romanzo racconta il percorso di crescita ed educazione della giovane Ilse, ragazza dal carattere difficile (una Trotzkopf, “testa dura, testona” n.d.c.), che viene mandata in collegio dove apprende sia i lavori manuali (il cucito, ma anche il disegno, la danza) che a relazionarsi con le persone attorno a lei.
Romanzo di formazione per ragazze, ebbe molta fortuna tanto che la figlia dell’autrice, a sua volta scrittrice, scrisse tre nuovi romanzi per raccontare lo sviluppo successivo della vita di Ilse.
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Autore: Emmy von Rhoden
Titolo: Der Trotzkopf
Editore: Gustav Weise
Luogo: Stuttgart
Anno: 1930
Prima edizione: 1891-1893
Pagine: p. 264
Dimensioni (bxh): cm. 13,5×20
Biografia dell’autore
Emmy von Rhoden, pseudonimo di Emmy Friedrich (Magdeburg 1829 – Dresda 1885): scrittrice tedesca.
Figlia del banchiere August Friedrich Kühne, sposò lo scrittore e giornalista Hermann Friedrich Friedrich. Nel 1867 il marito venne nominato caporedattore della rivista di diritto “Berliner Gerichtszeitung” e tutta la famiglia lo seguì nel trasferimento a Berlino. Anche la loro figlia divenne, in seguito, una scrittrice: Else Wildhagen, nota con il nome del marito.
La produzione letteraria di Emmy von Rhoden è costituita prevalentemente da racconti, pubblicati su riviste. Il suo romanzo più famoso è Der Trotzkopf. Eine Pensionsgeschichte für erwachsene Mädchen (“La testona. Storie di pensionato per ragazze cresciute”, n.d.c.), per il quale svolse molte ricerche, che venne pubblicato poche settimane dopo la sua morte.
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47. Der Rubin der Herzogin
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Autore: Rudolf Presber
Titolo: Der Rubin der Herzogin
Editore: Neufeld & Henius
Luogo: Berlin
Anno: 1920
Prima edizione: 1915
Pagine: p. 362
Dimensioni (bxh): cm. 13×19
Biografia dell’autore
Rudolf Presber, 1911 (foto: Erwin Raupp), in Die fidele Kommode, a cura di H.S. Rehm, Klemm, Berlin-Grunewald, 1920.
Hermann Otto Rudolf Presber (Francoforte sul Meno 1868 – Potsdam 1935): scrittore, drammaturgo e sceneggiatore tedesco.
Figlio dell’insegnante e scrittore Hermann Presber (1830–1884), studiò filosofia, letteratura e storia dell’arte presso le Università di Heidelberg e di Friburgo. Nel 1893 iniziò a lavorare come redattore per il “Frankfurter Generalanzeiger”. Nel 1898 si stabilì a Berlino, dove divenne collaboratore del giornale “Die Post” in particolare come critico teatrale. Successivamente diventò caporedattore del foglio satirico “Lustige Blätter”, per cui lavorò dal 1905 fino alla fine della sua vita. In parallelo iniziò a scrivere romanzi e testi teatrali, già noti prima della Grande Guerra. Poco dopo la presa del potere da parte del nazismo, nell’ottobre 1933 Presber fu tra i firmatari dell’appello Gelöbnis treuester Gefolgschaft (“voto dei seguaci più fedeli”, n.d.c.) per Adolf Hitler sottoscritto da 88 letterati e poeti. Morì nel 1935 durante un’operazione.
Nel 1946 il suo romanzo Ein delikater Auftrag (1934) venne incluso nella Liste der auszusondernden Literatur (“lista delle opere da epurare”, n.d.c.), redatta nella zona di occupazione sovietica per eliminare i testi troppo compromessi con il regime nazista.
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46. Mädchen im Hafen
Romanzo giallo.
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Autore: Kurt Pergande
Titolo: Mädchen im Hafe
Editore: Deutscher Verlag
Luogo: Berlin
Anno: 1940
Pagine: p. 247
Dimensioni (bxh): cm. 11,5×17
Biografia dell’autore
Kurt Pergande, pseudonimo di Curt Cäsar Winter (Lauenburg 1907 – Amburgo 1964): scrittore tedesco.
Nato in Pomerania, scrisse romanzi e sceneggiature.
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45. Margret und Ossana
Storia d’amore tra membri della nobiltà tedesca ambientata nella zona attorno a Merano, il Burgraviato o Burggrafenamt.
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Autore: Georg Freiherr von Ompteda
Titolo: Margret und Ossana
Editore: Ullstein & Co
Luogo: Berlin
Anno: 1911
Pagine: p. 461
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×19
Biografia dell’autore
Georg von Ompteda (Hannover 1863 – Monaco 1931): scrittore tedesco.
Di nobile famiglia, Georg era figlio di Wilhelm von Ompteda, Hofmarschalls di re Georg V di Hannover, ultimo sovrano del regno che venne annesso alla Prussia nel 1866. Crebbe tra Vienna e Dresda, venendo avviato alla carriera militare: nel 1889 iniziò a frequentare la Preußische Kriegsakademie, l’accademia militare di Berlino. Nel 1892, a causa di una caduta da cavallo, dovette interrompere la formazione e abbandonare quella carriera. Iniziò così a scrivere a tempo pieno (prima l’aveva fatto sotto lo pseudonimo di Georg Egestorff), vivendo tra Berlino, Dresda, Monaco e Merano. I suoi primi testi furono di carattere erotico, successivamente scrisse opere di tema sociale, imperniate sulla nobiltà tedesca negli anni della sua profonda trasformazione, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Tradusse alcune opere di Guy de Maupassant.
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44. Das Kleinkind
Il volume raccoglie gli atti del congresso per l’educazione infantile del Bund Entschiedener Schulreformer (“unione dei riformatori scolastici radicali”, n.d.c.), tenutosi tra il 1° e il 5 ottobre 1932 nel nuovo municipio di Berlin-Schöneberg.
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Curatore: Paul Oestreich
Titolo: Das Kleinkind, seine Not und seine Erziehung
Editore: Zwing
Luogo: Jena
Anno: 1932
Pagine: p. 205
Dimensioni (bxh): cm. 14,5×21
Biografia dell’autore
Paul Oestreich, 1928 (foto: Alfred Ilgner)
Paul Hermann August Oestreich (Kolberg, oggi Kołobrzeg, 1878 – Berlino 1959): pedagogo tedesco.
Figlio di un falegname, nacque in Pomerania (ora territorio polacco). Poté studiare fino al liceo grazie agli sforzi economici dei suoi genitori, si iscrisse poi all’università grazie ai fondi per la promozione sociale. Studiò matematica, filosofia, pedagogia e lingue moderne alle Università di Berlino e Greifswald. Nel 1901 divenne insegnante a Berlin-Schöneberg, conseguendo il ruolo ufficiale, lo Studienrat, nel 1905.
Nel 1919, dopo la conclusione della Grande Guerra, fondò il Bund Entschiedener Schulreformer (BESch, “unione dei riformatori scolastici radicali”, n.d.c.), che diresse fino al 1933, quando l’associazione venne sciolta dal regime nazista. Obiettivo di questo gruppo di pedagoghi progressisti era quello di promuovere l’educazione alla pace e l’intesa tra i popoli tramite la cultura. Oestreich fu molto attivo nel movimento pacifista degli anni Venti: fu tra i promotori del Congresso internazionale per la pace che si tenne nel 1924 a Berlino.
Nel marzo 1933, dopo l’incendio del Reichstag, fu tra coloro che vennero incarcerati come oppositori del regime nazista. Rimase in prigione due mesi e nel settembre venne allontanato dall’insegnamento.
Nel 1945 riprese l’attività di insegnante a Berlin-Zehlendorf e si iscrisse prima al partito comunista tedesco (KPD), poi nel 1946 al SED – Sozialistische Einheitspartei Deutschlands, il partito socialista unitario della zona di occupazione sovietica. Venne quindi licenziato dalla scuola di Berlino ovest e nel 1950 si trasferì nella zona est, dove riprese l’insegnamento e divenne capo del dipartimento per l’istruzione superiore.
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43. Sterne
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Autore: Emil Marriot
Titolo: Sterne
Editore: G. Grote
Luogo: Berlin
Anno: 1908
Pagine: p. 381
Dimensioni (bxh): cm. 13,5×18,5
Biografia dell’autore
Emilie Mataja (Emil Marriot), xilografia, prima del 1890
Emil Marriot, pseudonimo di Emilie Mataja (Vienna 1855 – 1938): scrittrice austriaca.
Nacque in una famiglia della borghesia viennese con un forte interesse per la politica di stampo sociale: il fratello Viktor era un economista, mentre il fratellastro Heinrich, membro del partito cristiano-sociale, divenne Ministro degli affari interni (1918-1919) e poi Ministro degli esteri (1924-1926).
I suoi primi racconti uscirono su riviste e quotidiani, come “Wiener Allgemeine Zeitung”, “Neues Wiener Tagblatt” e “Die Zukunft”. Nel 1981 Mataja-Marriot fu tra i membri di “Iduna”, un’associazione di scrittori cattolici austriaci.
Nei suoi racconti e romanzi si è occupata di problemi sociali, morale borghese, questione femminile, ma anche di temi religiosi (come nel suo libro più famoso, Der geistliche Tod, “La morte spirituale” n.d.c., 1884), legandosi alla corrente del realismo.
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39. Der ewige Jude am Ziel
Nel 1929 Albert Londres decide di effettuare un’inchiesta sul mondo ebraico: partendo dalle comunità più o meno assimilate della Francia e dell’Inghilterra, viaggia attraverso l’Europa orientale e poi salpa per la Palestina. Se nel quartiere ebraico di Londra, Whitechapel, la comunità vive i propri riti all’interno di una cornice sufficientemente serena, negli Shtetl, i villaggi ebraici della Polonia e della Transilvania, la situazione è completamente diversa. Londres ne descrive l’estrema povertà e le condizioni di vita insostenibili. Il sionismo e la Palestina rappresentano una risposta a quella vita di stenti e persecuzione. Valutando la situazione generale, Londres si pronuncia a favore della nascita di uno stato ebraico, tuttavia ravvisando come lo squilibrio demografico tra arabi ed ebrei lasci presagire problemi futuri. La lunga inchiesta di Londres prende la forma di ventisette articoli per “Le Petit Parisien”, che nel 1930 vengono raccolti nel volume Le Juif errant est arrivé.
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Autore: Albert Londres
Titolo: Der ewige Jude am Ziel
Editore: Phaidon
Luogo: Wien
Anno: 1930
Titolo originale e data di pubblicazione: Le Juif errant est arrivé, 1930
Pagine: p. 279
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×19,5
Sitografia: lacauselitteraire
Biografia dell’autore
Albert Londres, 1928 circa (foto: Henri Martinie / Roger-Viollet)
Albert Londres (Vichy 1884 – Oceano Indiano 1932): giornalista e scrittore francese.
La famiglia Londres era originaria della Guascogna, la regione francese al confine con la Spagna, nella zona dei Pirenei atlantici: il suo nome deriva dal guascone loundrès, termine che indicava le zone umide e paludose. Dopo il liceo, nel 1901 Albert Londres si trasferì a Lione per lavorare come ragioniere, poi nel 1903 decise di andare a Parigi, dove pubblicò la sua prima collezione di poesie, Suivant les heures, nel 1904. Nel 1906 iniziò a collaborare con il quotidiano “Le Matin” in qualità di giornalista parlamentare. Esentato dal servizio militare a causa della sua debole costituzione, nel 1914 Londres divenne corrispondente militare per il giornale del Ministero della guerra e sempre per “Le Matin”, che lo inviò a Reims durante il bombardamento della città. L’anno successivo collaborò come inviato dall’estero con “Le Petit Journal” trasmettendo reportage da Serbia, Grecia, Turchia, Albania, Italia. Nel 1919 iniziò a scrivere per la rivista illustrata “Excelsior”, nel 1920 riuscì a entrare in Unione sovietica, descrivendo il nascente regime bolscevico e pubblicando ritratti di Lenin e Trotski. Tuttavia, venne colpito soprattutto dalla sofferenza del popolo russo. Nel 1922 viaggiò attraverso l’Asia, trasmettendo articoli sul Giappone, la Cina, l’India. I suoi reportage iniziarono a essere pubblicati in forma di libro dalla casa editrice Albin Michel. Nel 1923 si recò in Guyana, dove visitò diverse colonie penali: nei suoi reportage descrisse gli orrori di quelle prigioni, sollevando forti reazioni nell’opinione pubblica francese. Nel 1924 Londres continuò la sua inchiesta sulle colonie penali, visitando quelle militari dell’Africa del Nord. I suoi reportage successivi indagarono temi affini, come quello degli ospedali psichiatrici, la tratta delle donne, lo sfruttamento dei lavoratori neri nella costruzione delle ferrovie in Senegal e Congo. Anche facendo un’inchiesta sul Tour de France, Londres sollevò questioni problematiche per le condizioni estreme richieste ai ciclisti (Le tour de souffrance, “Il tour della sofferenza”, n.d.c.). Nel 1929 compì un lungo viaggio da Londra a Praga, poi attraverso Polonia e Transilvania, fino ad approdare in Palestina per scrivere un reportage sulle diverse sfaccettature del mondo ebraico: dall’assimilazionismo delle città dell’Europa occidentale alle misere condizioni degli Shtetl dell’est, fino al progetto sionista.
Morì nella notte tra il 15 e il 16 maggio 1932 durante l’incendio del transatlatico Georges Philippar della Compagnia delle messaggerie marittime al largo di Aden, tornando dalla Cina.
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38. Die Wundermuschel
Favola ambientata in un medioevo magico: un bambino riceve da un’anziana donna, Annie the Applewoman, una conchiglia mormorante. Diventato adulto, diverrà cavaliere e amico del re.
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Autore: Hugh Lofting
Titolo: Die Wundermuschel
Editore: Wilhelm Frick
Luogo: Wien-Leipzig-Olten
Anno: 1938
Titolo originale: The Twilight of Magic, 1930
Pagine: p. 284
Dimensioni (bxh): cm. 15×21,5
Biografia dell’autore
Hugh John Lofting
Hugh John Lofting (Maidenhead, Inghilterra 1886 – Topanga, USA 1947): scrittore britannico.
Nacque in un villaggio del Berkshire da genitori inglesi e irlandesi, studiò presso il Mount St Mary’s College nel Derbyshire. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti per studiare ingegneria al Massachusetts Institute of Technology. Iniziò quindi a esercitare la professione di ingegnere civile, ma lo scoppio della Grande Guerra lo costrinse a tornare in patria e ad arruolarsi nel reggimento delle Irish Guards dell’esercito britannico. Non volendo descrivere nelle lettere ai propri figli l’orrore della guerra, è nelle trincee che Lofting inizia a scrivere racconti, creando il personaggio del Dottor Dolittle. Gravemente ferito durante il conflitto, si trasferì nel 1919 con la famiglia a Killingworth, in Connecticut (USA). La produzione letteraria di Lofting fu completamente dedicata ai racconti per ragazzi, tranne Victory for the Slain (“Vittoria per i caduti”, n.d.c.), un poema in sette parti sull’inutilità della guerra, basato sulla sua esperienza durante la prima guerra mondiale, ma scritto durante la seconda, nel 1942.
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