Breve novella tragica, in cui l’autore approfondisce il tema della follia che si scatena in modo violento e insensato: durante un viaggio in nave da Calcutta a Napoli, l’io narrante descrive l’angosciata confidenza di un medico tedesco che, esercitando la professione nelle Indie coloniali, viene contattato da una donna inglese che gli chiede, con fare arrogante, di praticare un aborto in cambio di un’ingente somma di denaro. Il medico viene allora colto da una furiosa passione, dalla quale scaturirà una spirale drammatica (definita amok, secondo la lingua malese: “una follia rabbiosa, una specie di idrofobia umana… un accesso di monomania omicida, insensata, non paragonabile a nessun’altra intossicazione alcolica”).
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Autore: Stefan Zweig
Titolo: Amok. Novellen einer Leidenschaft
Editore: Insel
Luogo: Leipzig
Anno: 1922
Prima traduzione italiana: Amok, traduzione di Enrico Rocca, Sperling & Kupfer, Milano 1930
Pagine: p. 295
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×19,5
Sitografia: La Repubblica | Flickr
Biografia dell’autore
Stefan Zweig, in piedi, con il fratello Alfred, Vienna, circa 1900 (foto: Kunst Salon Pictzner)
Una copia del libro di Stefan Zweig, Amok, parzialmente bruciata durante uno dei roghi di libri promossi dai nazisti negli anni Trenta (Fraktion Die Linke In Bundestag, CC-BY-SA 3.0)
Stefan Zweig (Vienna 1881 – Petrópolis 1942): scrittore austriaco.
Nacque a Vienna in una famiglia dell’alta borghesia di origine ebraica. Nel 1900 iniziò gli studi di filosofia, che proseguì a Berlino. Successivamente, grazie alle agiate disponibilità economiche, viaggiò attraverso l’Europa, soggiornando a Parigi e a Londra, dove entrò in contatto con artisti e letterati, tra i quali Auguste Rodin e Hermann Hesse. Nel 1908 attraversò l’Asia e due anni dopo l’America; nel 1914 si recò in Belgio prima di rientrare a Vienna, per trasferirsi poi in Svizzera.
La Grande guerra fu per lui un trauma, poiché dissolveva l’Europa cosmopolita in cui si era formato. Dopo il 1918 si trasferì con la moglie a Salisburgo e iniziò ad avere un grande successo come scrittore. Nel 1928, in occasione del centenario di Tolstoj, effettuò un viaggio nella Russia sovietica, dove conobbe Maksim Gorkij.
Nel 1933 fu tra gli autori messi al bando dal nazismo, le sue opere destinate al rogo. Emigrò nel 1934 a Londra, dove quattro anni dopo ottenne la cittadinanza britannica. Qui si separò dalla moglie e sposò Lotte Altmann, la sua segretaria, con la quale si trasferì a New York. Insieme approdarono nel 1941 in Brasile, dove l’anno dopo si tolsero la vita.