Il romanzo Der Gottsucher (1883) è una delle opere più importanti di Peter Rosegger, narra di un fatto accaduto nel 1493 a Tragöß, dove un prete austero e impopolare venne ucciso dai contadini della sua parrocchia.
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Autore: Peter Rosegger
Titolo: Der Gottsucher. Ein Roman aus dunkler Zeit
Editore: L. Staackmann
Luogo: Leipzig
Anno: 1918
Prima edizione: 1883
Pagine: p. 438
Dimensioni (bxh): cm. 12,5×18
Biografia dell’autore
Peter Rosegger, 1900 ca. (foto: Franz Josef Böhm)
Peter Rosegger (Alpl 1843 – Krieglach 1918): scrittore e poeta austriaco.
Nato tra le montagne dell’Alta Stiria, Rosegger si formò come autodidatta: in quelle aree molti erano analfabeti, data anche la difficoltà di raggiungere la scuola, che si trovava nel villaggio principale. Grazie a un maestro esiliato in montagna per via delle sue posizioni politiche, Rosegger ebbe un’iniziale formazione mentre affiancava i genitori, contadini, nella conduzione degli animali e dei campi. Iniziò poi a lavorare come sarto, riuscendo a guadagnare abbastanza per comprare libri e iniziando successivamente a scrivere. Con l’aiuto del direttore del “Tagespost” di Graz, che ne colse le capacità poetiche, Rosegger studiò per quattro anni presso la Handelsakademie, un istituto commerciale.
Nel 1869 pubblicò la prima raccolta di poesie in dialetto stiriano, Zither und Hackbrett: grazie al successo di questo volume, ottenne dal Comitato regionale della Stiria un sussidio per tre anni, che gli permise di viaggiare in Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Italia. Nel 1876 fondò la rivista “Der Heimgarten”, tramite la quale veicolò temi cari alla Heimatliteratur, la letteratura della terra natale: in particolare, i legame con i valori contadini, rurali, montanari, in contrapposizione con il mondo industriale. I suoi romanzi e i componimenti poetici, di ispirazione autobiografica, narrano il legame con il paesaggio alpino con toni che si fanno quasi mistici negli ultimi anni della sua vita.
Diverse Università (Graz, Heidelberg) gli diedero onorificenze e per tre volte venne nominato per il Nobel della letteratura. Ha scritto anche sotto gli pseudonimi P. K., Petri Kettenfeier e Hans Malser.