Rinnovando gli auguri di buone feste, la Fondazione Villa Emma ricorda che le attività degli uffici riprenderanno regolarmente lunedì 4 gennaio 2021.
Quando il treno si fermò, le separazioni interminabili, cominciate sovente su quella stessa banchina ferroviaria, vi finirono in un attimo, nel momento in cui le braccia si strinsero con esultante cupidigia sui corpi di cui avevano dimenticato la forma viva. Rambert, lui, non ebbe tempo di guardare la forma che gli correva incontro, che questa ormai gli si era buttata sul petto. E tenendola ben abbracciata […] egli lasciò sgorgare le lacrime senza sapere se venissero dalla gioia presente o da un dolore troppo a lungo represso, sicuro almeno che gli avrebbero impedito di verificare se il viso affondato nella sua spalla era quello di cui aveva tanto sognato o invece quello di un’estranea.
Più tardi avrebbe saputo se era vero il sospetto. Per il momento egli doveva fare come tutti coloro che avevano l’aria di credere, intorno a lui, che la peste può venire e andarsene senza che il cuore dell’uomo ne sia modificato.[Albert Camus, La peste]
Un uomo abbraccia una “forma” che gli sembra corrispondere ad una presenza tanto a lungo attesa e desiderata, nel corso di un’esperienza durissima che ha segnato la vita di un’intera comunità. Egli è consapevole delle difficoltà che continuano e possono a un tratto manifestarsi di nuovo, ma per un attimo vuole affidarsi ad un sottile soffio di speranza.
Auguri per le prossime festività e per un 2021 legato al filo di una piccola speranza.
Stefano Vaccari, Fausto Ciuffi, Sara Ferrari