Le strade del mondo

Le strade del mondo si rivolge a istituzioni e soggetti diversi, quotidianamente chiamati a confrontarsi con dinamiche e situazioni interculturali.

Alla base della nostra proposta troviamo la necessità di far dialogare le storie di chi accoglie e di quanti arrivano, valorizzando il dato dello scambio e della reciproca conoscenza, del dialogo fra le realtà e le tante memorie di cui sono portatori i molteplici abitatori di società che, come le nostre, continuamente si popolano di diversità; la convinzione che non sia possibile nessuna comprensione dell’alterità se la depositiamo unicamente nella figura dello straniero, del migrante o dell’altro, e non partiamo, invece, dalle molte alterità che ognuno di noi porta in sé, vivendole sia interiormente che nella sfera sociale; la consapevolezza che si possano attingere, dal vastissimo patrimonio di narrazioni rintracciabili lungo le strade del mondo, utilissimi elementi per la comprensione e la conoscenza dell’altro e di noi stessi.

La Fondazione Villa Emma propone quindi di individuare e prendere a riferimento, anno per anno, una precisa realtà, un luogo, nel quale i fatti e la storia hanno lasciato o vanno lasciando segni di tensione e lacerazioni che mettono a repentaglio le possibilità di convivenza, intaccando profondamente le vite e colpendo quanti si riconoscono nelle ragioni del dialogo e della coabitazione pacifica.
Da questi luoghi partiranno le nostre riflessioni e il nostro desiderio di conoscere e formarci, scegliendo come interlocutori, in prima istanza, quanti da quei luoghi provengono o in quei luoghi si recano, impegnandosi e coinvolgendosi direttamente, conducendo ricerche, elaborando risposte alla violenza degli eventi.

Coordinamento scientifico: Maria Bacchi

Edizione 2011

Voci per memorie

Dal 27 Gennaio 2007, La Fondazione Villa Emma – in collaborazione con la Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, con il Comune e la Provincia di Modena, con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna – ha elaborato una suggestiva proposta culturale legata al Giorno della memoria.
A ragazzi delle scuole medie e superiori di Modena, infatti, viene affidato il compito, dopo un lavoro di coordinamento e di preparazione condotto in collaborazione con i loro insegnanti, di dar voce – attraverso una lettura che vede la Sinagoga come teatro e i tanti intervenuti come pubblico attento e partecipe – a pagine e parole delle opere di testimoni e narratori di storie legate alla memoria del 27 gennaio.

Tale circostanza, che ha saputo coinvolgere scuole e cittadinanza, ha costituito immediatamente un terreno di riflessione sul significato del Giorno della memoria, configurandosi come momento non retorico e, soprattutto, generatore di consapevolezza e proiettato verso gli scenari dei nostri giorni.

Voci per memorie propone ogni anno il seguente itinerario di lavoro:

  • le scuole ricevono la proposta di lavorare su testi (o su un testo, o su un autore) appartenenti alla tradizione della cultura ebraica o di particolare importanza sotto il profilo dei racconti legati alle storie e all’elaborazione di memorie del secondo conflitto mondiale;
  • il lavoro procede con letture, incontri con esperti, approfondimenti tematici;
  • nel frattempo vengono individuati ragazze e ragazzi che, dopo una specifica preparazione, daranno vita alla lettura e animeranno l’incontro in programma per il Giorno della memoria;
  • tale appuntamento segna il passaggio dalla sfera della scuola a quella del pubblico (passaggio per noi di particolare importanza, perché mette concretamente in contatto, con evidenti valenze educative, città e lavoro degli studenti);
  • lo stesso momento, inoltre, può costituire, quando le circostanze lo consentono, occasione di incontro con l’autore, il quale viene coinvolto in una riflessione pubblica a partire dal discorso sulla sua opera fino ai grandi temi che toccano il valore della testimonianza e la scena del presente;
  • il progetto che ogni anno prende forma, infine, può dar luogo ad una specifica produzione che documenti l’attività svolta: un libro con particolari finalità, un video, una raccolta di testi, ecc.

Sulla base di tali coordinate, la fondazione Villa Emma intende collocare intorno al Giorno della memoria, inteso sotto il profilo culturale ed etico-civile, un accurato itinerario di studio e di ricerca che, puntando l’attenzione sul mondo della scuola, guardi all’intera cittadinanza, facendo leva sulla relazione tra passato e presente, nonché sulla necessità di frequentare linguaggi e modalità di comunicazione plurali.

Progettazione e coordinamento: Ivan Andreoli, Fausto Ciuffi, Antonietta Notarangelo, Claudia Terzi

Edizione 2011