Marcu non si definiva uno storico, tuttavia si sentiva di dare un consiglio agli storici: “in mezzo tra due libri spessi sul passato, scrivetene uno sottile sul presente”. Per l’autore, fare esperienza del presente illumina la comprensione del passato e, viceversa, la conoscenza del passato permette di capire le dinamiche del presente. Il volume (“Uomini e poteri del presente”, n.d.c.) raccoglie una serie di profili di figure fondamentali nelle vicende accadute tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX: da Clemenceau a Lenin, da Benedetto Croce a Panait Istrati.
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Autore: Valeriu Marcu
Titolo: Männer und Mächte der Gegenwart
Editore: Gustav Kiepenheuer
Luogo: Berlin
Anno: 1930
Pagine: p. 259
Dimensioni (bxh): cm. 12×20,5
Sitografia: Germanica
Biografia dell’autore
Valeriu Marcu
Valeriu Marcu (Bucarest 1899 – New York 1942): poeta, scrittore e storico di lingua tedesca. Originario di una famiglia ebraica della Bucovina, allora regione dell’Impero austroungarico, divenuta poi parte della Romania nel 1918. Affascinato dalla figura di Lenin (nel 1927 sarà autore della prima biografia a lui dedicata), Marcu, non ancora diciottenne e comunista convinto, si recò a Zurigo per offrire la propria collaborazione alla causa della rivoluzione. Poco dopo, nel 1920, si trasferì a Berlino e dal 1924 iniziò a collaborare regolarmente con la rivista “Sozialistische Politik und Wirtschaft”; dall’anno successivo pubblicò articoli di critica culturale e brevi saggi storici su diverse riviste degli ambienti intellettuali di sinistra, tra cui “Weltbühne”, “Tage-Buch” e “Literarischen Welt”; scrisse inoltre su “Die Sammlung”, mensile diretto da Klaus Mann. In quegli anni, le autorità prussiane gli negheranno costantemente la naturalizzazione tedesca.
Con l’ascesa al potere di Hitler, Marcu fuggì con la moglie prima in Austria e poi in Francia, dove si stabilì a Nizza. Il suo volume Schatten der Geschichte venne inserito nella lista dei libri destinati ai roghi nazisti. Nel 1940 ottenne i documenti per emigrare negli Stati Uniti; due anni dopo morì di infarto.