L’autore descrive il suo viaggio in Palestina, soffermandosi particolarmente sulla colonizzazione sionista: l’intento è quello di suscitare o rafforzare l’orgoglio nazionalista, richiamando anche alcuni passi biblici. Salten è molto colpito dai giovani delle cooperative e dei collettivi che svolgono lavori agricoli, leggono Marx e affiggono riproduzioni dei quadri di Van Gogh alle loro tende. Il viaggio si conclude sul Monte Carmelo, ad Haifa, all’insegna di queste parole: “Siate benedetti voi, uomini nuovi sulla terra antica” (Seid gesegnet ihr neuen Menschen auf der alten Erde).
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Autore: Felix Salten
Titolo: Neue Menschen auf alter Erde. Eine Palästinafahrt
Editore: Paul Zsolnay
Luogo: Berlin-Wien-Leipzig
Anno: 1925
Pagine: p. 275
Dimensioni (bxh): cm. 13×19
Sitografia: Verbrannter Bücher | Goethe-Universität
Biografia dell’autore
Felix Salten a Vienna, circa 1910 (foto: Ferdinand Schmutzer)
Felix Salten con i figli, 1911 (foto: Atelier Madame d’Ora, Osterreichische Nationalbibliothek)
Felix Salten (pseudonimo di Siegmund Salzmann; Pest 1869 – Zurigo 1945): scrittore austriaco.
A poche settimane dalla sua nascita, la famiglia decise di trasferirsi a Vienna, dato che qui, dal 1867, agli ebrei era garantita piena cittadinanza. Dopo aver lavorato in una compagnia di assicurazioni per far fronte alle difficoltà economiche, Salten iniziò a collaborare con riviste letterarie e giornali. Divenne parte del gruppo “Jung Wien” insieme ad autori come Hugo von Hofmannsthal, Arthur Schnitzler, Karl Kraus. Lavorò come critico teatrale e d’arte per la “Wiener Allgemeine Zeitung” e “Die Zeit”.
Nel 1900 pubblicò la prima raccolta di racconti e, da quel momento, la sua produzione si arricchì di testi narrativi, libri di viaggio, saggi, sceneggiature e libretti per operette. Nel 1923 fu la volta di Bambi, tradotto in inglese nel 1928 e i cui diritti furono acquisiti nel 1933 dal regista americano Sidney Franklin, che successivamente li cedette a Walt Disney (passaggio che porterà, nel 1942, alla realizzazione del famoso lungometraggio animato).
I suoi libri vennero messi all’indice dal nazismo nel 1936; nel 1938, al momento dell’Anschluss, Salten emigrò a Zurigo.