Saga nordica ambientata nel medioevo e incentrata sulla figura di Olav Audunssøn: uomo pio che cela tuttavia una colpa grave, con conseguenze dolorose per la sua famiglia.
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Autore: Sigrid Undset
Curatore/traduttore: Julius Sandmeier
Titolo: Olav Audunssohn
Editore: Rütten & Loening
Luogo: Frankfurt am Main
Anno: 1928
Titolo originale e data pubblicazione: Olav Audunssøn i Hestviken, 1925-1927
Prima traduzione italiana: Olav Audunsson. Romanzo, traduzione di Piero Malvano, Garzanti e Bompiani, Milano 1951
Pagine: p. 470
Dimensioni (bxh): cm. 12×19,5
Sitografia: Nobel Prize
Biografia dell’autore
Sigrid Undset, 1928 (foto: Aage Remfeldt / Aage Rasmussen)
Sigrid Undset al lavoro a Bjerkebæk, 1920-1922 (foto: Avilde Torp)
Sigrid Undset (Kalundborg 1882 – Lillehammer 1949): scrittrice norvegese.
Nacque a Kalundborg in Danimarca, ma pochi anni dopo la famiglia si trasferì a Oslo (allora Kristiania). Dopo la morte del padre, archeologo, per far fronte alle difficili condizioni economiche iniziò a lavorare, sedicenne, come segretaria. Parallelamente iniziò a scrivere, sperimentando la forma del romanzo storico ambientato nel medioevo nordico e in particolare danese. Tuttavia il primo manoscritto, presentato nel 1902 a un editore, venne rifiutato. Due anni dopo ritentò con un nuovo testo, Fru Marta Oulie, che ruotava attorno alla vita di una donna borghese nella Norvegia del tempo. A partire dal successo (e dallo scandalo) di questo libro, Undset iniziò a scrivere diversi romanzi, ancora ambientati in quegli anni, le cui tematiche la avvicinarono al nascente movimento di emancipazione della donna.
Nel 1909 poté permettersi di lasciare il lavoro e, grazie a una borsa di studio per scrittori, iniziò a viaggiare attraverso l’Europa; visse a Roma per alcuni mesi, dove conobbe il pittore Anders Svarstad, che sposò nel 1912. La Grande guerra e la crisi del matrimonio portarono Undset a stabilirsi con i figli a Lillehammer, nel sud della Norvegia. Tra il 1920 e il 1922 venne pubblicata la sua opera principale, Kristin Lavransdatter, un romanzo storico in tre parti che narra la vita di una donna nella Scandinavia del XIV secolo e che troverà nella fede cattolica il suo unico conforto. Nel 1925 la stessa Undset annunciò di essersi convertita al cattolicesimo, suscitando scandalo nella Norvegia prevalentemente luterana, ma anche presso l’élite intellettuale socialista e comunista. Nel biennio successivo pubblicò i quattro volumi di un’altra saga nordica, Olav Audunssøn.
Nel 1928 le venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura. Negli anni Trenta prese posizione contro al nazismo, impegnandosi nel movimento di resistenza. Per questo motivo nel 1940, con l’occupazione della Norvegia da parte tedesca, dovette fuggire, rifugiandosi negli Stati Uniti. Il figlio Anders, sottotenente dell’esercito, morì in combattimento. Nel 1945 Undset tornò a vivere a Lillehammer.